Di Cristian Lovisetto

Al Battaglini di Rovigo l’Italia Emergenti vince senza grossi problemi contro i Paesi Bassi per 50 a 5 e inaugura nel migliore dei modi l’estate ovale azzurra. Troppa la differenza, sia fisica che tecnico-tattica, tra le due squadre in campo per poter dare un giudizio esaustivo sugli 80 minuti giocati da Ruggeri e compagnia. Dopo due minuti la prima accelerazione azzurra porta Izekor a provare un grubber che finisce troppo lungo, ma la meta è nell’aria: al nono Gesi non gioca al meglio una superiorità al largo, ma l’abbrivio con il quale si avventa in area di meta è tale da permettergli di schiacciare ugualmente. Al ventesimo arriva anche il sigillo della maul, palesemente dominante, con Di Bartolomeo che deve solo finalizzare l’avanzata azzurra. A metà tempo gli Orange prendono coraggio e si affacciano nella metà campo azzurra sfiorando la meta con l’ala Hop, portata fuori a centimetri dal bersaglio grosso. La sfuriata olandese ha il potere paradossalmente di galvanizzare gli Azzurri, che nel giro di cinque minuti chiudono di fatto le ostilità: al 31’ Izekor rompe un placcaggio nei 22 arancioni e plana indisturbato, al 36’ è Ruggeri a marcare sugli sviluppi di un’altra maul, con gli olandesi costretti all’inferiorità numerica da qualche minuto a seguito dei ripetuti falli del numero 5 Leverstein.

La ripresa inizia con la seconda meta di Gesi, che accende il turbo nei 22 e semina i suoi avversari. La partita, complici anche i rimescolamenti dalla panchina, comincia a perdere in ritmo, ma ciò non pregiudica il ruolino azzurro, con Ruggeri che va ancora a segno da maul. Gli olandesi hanno un moto d’orgoglio e provano ad attaccare con più costrutto, giungendo alla meta con Hop a metà ripresa. Rimarrà l’ultima fiammata arancione, con gli azzurri che riprendono il controllo delle operazioni. Nei minuti finali arriveranno altre due mete con Ruggeri e Ribaldi.

Dando uno sguardo ai singoli, Gesi, Izekor e Ruggeri sono sembrati palesemente di categoria superiore. Difficile parlare degli olandesi, alle prese con un cambio in panchina (Muir ha allenato la Russia fino allo scorso febbraio) e con una sorta di rinnovamento generale.

Quel che è certo è che si prevedeva una netta vittoria azzurra, e la netta vittoria azzurra è arrivata. Da qui riparte il viaggio azzurro. Secondo me ci divertiamo.

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