L’Italia League entra nel vivo della preparazione Mondiale e l’head coach Cameron Ciraldo fa il punto della situazione. Ciraldo prima di diventare allenatore è stato un giocatore di livello in Australia e ha vestito la maglia azzurra dal 2009, fino al Mondiale 2013, evento in cui ha ricoperto il ruolo di vice capitano della squadra azzurra. In carriera vanta presenze nelle squadre più importanti dell’NRL: dai Cronulla – Sutherland, ai Newcastele Knights, fino ai Penrith Panthers, compagine con cui ha chiuso la carriera a fine 2013. Dal 2015 allena nel campionato giovanile di Rugby League. 
 
Come ti stai preparando a questa Coppa del Mondo, la prima da allenatore?
Sono davvero entusiasta dell’occasione di rappresentare l’Italia alla 2017 Rugby League World Cup. Penso che insieme a tutta la squadra di tecnici abbiamo messo insieme una squadra veramente competitiva sul campo. Per arrivare a questa avventura, poi, abbiamo faticato molto e non solo sul campo; come FIRL siamo stati in grado ricreare una squadra di lavoro molto professionale e ora è arrivato il momento di onorare la maglia niente di meno che alla Coppa del Mondo. 
Cosa pensi della squadra che sei riuscito ad allestire? Sei fiducioso? Sono molto contento rispetto al gruppo, penso che abbia le giuste qualità per affrontare questa manifestazione. Non tutti i ragazzi, poi, sono professionisti e in molti hanno preso ferie dal lavoro pur di poter rappresentare l’Italia e questa è una cosa che gli fa onore. Ora tuttavia dobbiamo solo pensare a lavorare e preparare al meglio questa avventura Mondiale. 
 
Dove pensi possiate arrivare? Al momento ci siamo concentrati solo sulla nostra prima gara, quella contro l’Irlanda. Siamo consapevoli di andare ad affrontare una squadra molto forte e per questo dobbiamo prepararci al meglio per riuscire a vincere. 
Prima sei stato un giocatore dell’Italia, ora l’allenatore. Un bel passo in avanti, come vivi questo cambiamento di ruolo? Sicuramente vedo le cose da una prospettiva diversa ora che sono dall’altra parte. Come giocatore pensi maggiormente al campo e fare del tuo meglio una partita alla volta. Come allenatore devi pianificare e preparare tutto nella maniera più serie a e professionale possibile. Per noi ci sono stati 12 mesi di grande lavoro, dietro le quinte, diciamo, tanto in Italia quanto qui in Australia, il tutto per organizzare al meglio questo Mondiale. Come nazionale siamo estremamente fortunati ad avere un grande gruppo di lavoro, degli sponsor e dei sostenitori così disponibili a sostenerci al fine di poter lavorare nel miglior modo possibile. 
Una breve analisi delle prossime avversarie: Usa, Figi e Irlanda. Tutte e tre le squadre che andremo a sfidare hanno allestito delle rose di primissimo livello e con tanta esperienza. Sappiamo che sarà un’avventura veramente dura e ci sarà un sacco di lavoro da svolgere. Tuttavia non possiamo preoccuparci troppo delle altre squadre. Voglio che i ragazzi lavorino al meglio, perché io posso controllare il gruppo e supportarlo. Noi italiani siamo conosciuti per essere grandi lavoratori e questo è un aspetto che ho visto fin da subito osservando al squadra. Sono fiducioso e consapevole di aver preso la strada giusta, le soddisfazioni arriveranno. 
Il punto forte della tua squadra, qual’è? Abbiamo alcuni giocatori veramente esperti e alcuni giocatori giovani che hanno grandi qualità e carriere di altissimo spessore, davanti a loro. Vorrei che il punto forte dell’Italia fosse in gruppo. 
 

Ciraldo e Minichiello, allenatore e vide dell’Italia League.