4’ cp. errato Garbisi;

12’ m. Bruno tr. Garbisi;

18’ cp. Favaro;

27’ sventagliata azzurra, calcetto di Bruno e palla che esce. Touche uruguay, fallo azzurro;

29’ avanti azzurro, reazione uruguay, calcio azzurro

31’ giallo Ormaechea;

35’ Bruno fermato dall’arbitro, era in avanti di Brex sul placcaggio;

39’ passaggio in avanti di Garbisi, no meta Ioane;

40’ cp. Garbisi;

44’ Italia nei 22 uruguay, fallo italia

50’ cambio prima linea italia;

52’ meta Faiva tr. Garbisi;

56’ cp. Errato Favaro;

60’ meta Sanguinetti tr. Ormaechea;

75’ giallo Fischetti;

77’ Faiva salva l’Italia;

L’incontro inizia con un Uruguay volitivo, bravo a inanellare alcune fasi sulla nostra linea dei 10 metri, ma l’Italia argina bene e con ordine. La prima mischia, con introduzione ospite, è vinta dalla spinta azzurra, che si installa nei 22 uruguagi e guadagna un calcio defilato che Garbisi non mette tra i pali. Poco dopo arriva la meta: avanzamento italiano nei 22 ospiti, palla al largo a Pierre Bruno che bagna il suo esordio con la meta.

Sembrerebbe l’inizio della discesa, ma l’Italia non affonda il colpo: troppo indisciplinati gli azzurri a fronte di una squadra volenterosa, ma con più di qualche limite. Limiti che non vietano a Favaro di accorciare con un calcio piazzato al diciottesimo minuto. Con il passare dei minuti non riusciamo ad evitare di isolarci, noi già pronti ad allargare il gioco ma poco attenti quando i fetcher avversari mettono le mani sulla palla. A questo si aggiunge la reiterata ricerca della touche a fronte di una panca che chiede i tre punti. Al 31’ l’arbitro manda fuori per dieci minuti il numero 9 ospite Inciarte, ma alla prima occasione utile ci isoliamo di nuovo e vanifichiamo un’altra occasione. Negli ultimi dieci minuti della prima frazione di gioco il pubblico presente è costretto a ricacciare le urla in gola in due occasioni: la prima con Bruno bravo a raccogliere un pallone vagante, ma l’arbitro fischia un avanti (non del tutto chiaro) di Brex sul placcaggio precedente. La seconda quando Ioane plana in meta, ma il passaggio di Garbisi va troppo avanti e l’arbitro torna sul vantaggio azzurro, che Garbisi trasforma nel 10 a 3 con cui si chiude il primo tempo.

 La ripresa inizia con un’Italia più avanzante, ma bastano pochi minuti per tornare ai vecchi difetti: ci incaponiamo a cercare la meta anziché i pali e l’Uruguay ringrazia i nostri errori. La partita sembra girare dalla parte giusta quando Faiva, appena entrato come tutta la prima linea azzurra, va oltre sugli sviluppi di una rolling maul. Sembra l’inizio di un’altra partita, anche perché l’Uruguay, andando per i pali (Favaro sbaglia da posizione comoda), sembra certificare una sua graduale flessione.

Niente di tutto questo: l’indisciplina azzurra concede ancora metri agli ospiti, che all’ora di gioco vano oltre con Sanguinetti. È il momento peggiore dell’Italia, che prova ad alzare la testa ma si ritrova ingarbugliata in sé stessa. Si rischia il nostro personale dramma sportivo quando al 75’ Fischetti viene ammonito per dieci minuti e l’Uruguay campeggia nei nostri cinque metri, ci salva Faiva costringendo gli avversari al tenuto.

9Gli ultimi due minuti ci vedono nei 22 uruguagi, ma alla prima occasione utile Garbisi calcia fuori. Torniamo a vincere dopo due anni, ma oggi è davvero difficile trovare motivi per sorridere.

Cristian Lovisetto