Un’altra simpatica iniziativa ha illuminato la routine settimanale delle Zebre. Dopo la sfida al bronco test tra il maratoneta Azzurro Yassine El Fathaoui e i due mediani di mischia Guglielmo Palazzani, Marcello Violi, lo staff di preparatori atletici della franchigia federale ha pensato ad un’altra trovata per variare il programma di allenamenti dei multicolor e al tempo stesso per far riassaporare loro il senso del confronto e di fare squadra.

Venerdì mattina Castello e compagni sono stati infatti protagonisti di un’intensa giornata di team building che ha unito in una stessa occasione lavoro fisico, competitività e sostegno allo staff di manutentori impegnato nei lavori di rifacimento del manto erboso del Lanfranchi.

Divisi in tre gruppi di lavoro, gli atleti allenati da coach Bradley hanno avuto nove minuti di tempo totali per trasportare quanta più terra possibile da un grande cumulo al punto di raccolta posto a sei metri di distanza, servendosi solamente di secchi e badili.

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“Dopo tre settimane di soli allenamenti fisici, abbiamo pensato ad una giornata diversa, un momento di divertimento ma anche di lavoro – dichiara il team manager delle Zebre Andrea De Rossi –. Simulando il giorno gara, ogni gruppo ha avuto a disposizione un minuto di tempo per discutere la strategia migliore da adottare, dopodiché ha utilizzato la propria tecnica per avere la meglio sui rivali. L’etica del lavoro e la voglia di confrontarsi ha fatto sì che quest’attività sia diventata una gara simpatica, e poi perché no, smuovendo questa terra abbiamo anche dato un contributo concreto ai manutentori del prato del Lanfranchi che se ne servono per curare il drenaggio del campo”.A vincere la sfida è stato il gruppo capitanato da Tommaso Castello, il terzo a cimentarsi nella prova. “Allenandoci quasi tutti i giorni, abbiamo deciso di variare un po’ la settimana e di partecipare a questa bella iniziativa di team building – spiega Tommaso Castello –. Ci siamo divisi in tre squadre che sono quelle che solitamente fanno palestra e atletica insieme. E’ stato bello mettersi alla prova e respirare nuovamente l’aria della competizione visto che è tanto tempo che questa parola mancava dalla nostra routine”.