Un acquisto che è un vero e proprio ritorno alla casa madre. A vestire la maglia della Pagano & Ascolillo Pesaro Rugby nella stagione 2019/20 sarà il pesarese Matteo Piccioli, negli ultimi due anni in prestito al Colorno, squadra con cui la passata stagione ha vinto la Serie A conquistando la massima serie del Top 12. “Ho visto che Pesaro in questi due anni è cresciuta e ho grande piacere di tornare. Me ne ero andato per motivi di studio, ma visto che a dicembre prenderò la laurea in Ingegneria civile ho pensato che potevo tornare e giocare per la mia città”. Quale l’emozione nel tornare a vestire i colori giallorossi? “Dire che sono contento è poco. Ammetto che la scelta non è stata semplice, ma il calore che ho sentito da parte della squadra attuale durante questa estate mi ha fatto superare questa indecisione”.
Cresciuto nelle giovanili giallorosse e poi in prima squadra nelle stagioni 15/16 e 16/17, hai poi vestito per due anni la maglia della squadra emiliana. Come sei cambiato in questi due anni? “Sono sicuramente cresciuto, mettendomi a confronto con un rugby di livello superiore, dato che abbiamo sempre lottato per il salto di categoria che ci è riuscito al mio secondo anno. Ho trovato una struttura molto organizzata e mi sono dovuto mettere alla prova con compagni e uno staff tecnico che non mi conosceva. Nonostante questo sono riuscito a ritagliarmi il mio spazio, soprattutto nel secondo anno, dove spesso sono stato schierato come ala, e in cui sono riuscito anche a essere nominato man of the match al termine di una partita”.
Matteo, classe 98, alto 183 per 93 chili, è facile immaginare che a Pesaro più che da ala sarà utilizzato come primo centro al fianco di Giorgio Erbolini: “Il ruolo di centro è quello che preferisco, ma sarà il tecnico Mazzucato a scegliere come e se schierarmi. Con Giorgio non ho mai giocato, ma l’ho conosciuto in queste mesi estivi e mi ha decisamente colpito la sua professionalità”.
Passi dal giocare un campionato di vertice ad uno in cui si punta, a detta del capitano, alla salvezza. Quali gli stimoli? “Detto che la promozione quest’anno è ancora più complessa dell’anno passato perché accederà ai playoff solo la prima del girone, aldilà degli obiettivi dichiarati, il mio è quello di fare un campionato di livello anche in questa stagione, senza faticare per raggiungere la salvezza”.
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