Paul Griffen, tecnico federale responsabile delle skills dei mediani di mischia ed ex Azzurro con la maglia della Nazionale Italiana Rugby, ha fatto visita nel pomeriggio di martedì 27 all’Accademia FIR di Benevento.

Un intervento specifico dedicato ai giovani mediani di mischia dell’Accademia federale campana, che hanno seguito dal primo all’ultimo minuto di allenamento l’ex numero nove della Nazionale: “È andata molto bene, i ragazzi come sempre erano ben disposti” – commenta Griffen – “È la mia quarta visita a Benevento e per ogni stage effettuiamo un lavoro particolare: questa volta ci siamo soffermati sulle tecniche di passaggio ed abbiamo sollecitato la sensibilità della mano debole di ogni atleta. Gradualmente cerco sempre di tarare i ragazzi sugli esercizi da fare in campo anche durante gli altri allenamenti di routine, ma ci tengo a far porre loro l’attenzione sul lavoro extra, quello fatto fuori dal campo”.

Il tecnico federale sta girando l’Italia in questi mesi con la funzione di trasmettere il proprio know-how ai rugbisti di domani, analizzando singolarmente i talenti e le realtà emergenti, e contribuendo così ad alzare sempre più il tasso tecnico dei frequentanti delle Accademie: “In Campania ci sono un paio di atleti davvero interessanti in prospettiva futura, nel complesso c’è qualità e ho fiducia in loro nonostante ci sia ancora tanto da lavorare e migliorare” – continua l’ex mediano Azzurro – “A mio avviso il lavoro paga sempre, ed è questo il messaggio molto semplice che cerco di trasmettere ai ragazzi. Oltre agli esercizi di squadra che vanno svolti con il massimo della concentrazione, per migliorare tanto bisogna lavorare sui singoli gesti e soprattutto sulla mentalità, che deve essere assolutamente positiva: in una squadra da rugby, se c’è un numero nove che non dà energia, non funziona nulla!”

Il ritorno in Campania per il celebre rugbista dalle folte basette nativo di Dunedin, ha sempre un sapore speciale in quanto esordì nei campionati italiani con la maglia della Partenope Napoli nella lontana stagione 1999/2000, traghettandola dal campionato di B alla serie A2. “Qui a sud c’è una gran passione che è diversa dal resto d’Italia. Si nota nelle piccole cose, dall’accoglienza degli amici alla collaborazione dei genitori e dei dirigenti” – chiude Griffen – “Mi piace che qui tutti ti sorridono, perché poi è sempre quello che dico ai ragazzi: per giocare a rugby a qualsiasi livello è necessario divertirsi e soprattutto sorridere, sempre”.

Foto per gentile concessione di Fotosportit/FIR

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