Nonostante sia autore forse della peggiore prestazione stagionale, un Padua sornione travolge la Nissa e vola ai play off.

Si è giocata oggi pomeriggio la partita di ritorno tra Padua Rugby Ragusa – Nissa, valida per l’accesso nella griglia play off per la promozione in serie B.

Ai ragusani, forti della vittoria di domenica scorsa, anche una sconfitta con un margine inferiore ai 27 punti sarebbe andata bene ma le parole di coach Gurrieri, pronunciate alla vigilia dell’incontro («Chiunque sia stato il nostro avversario, abbiamo sempre giocato per vincere. Non cambieremo mentalità proprio adesso!») non lasciavano dubbi sulle intenzioni della squadra iblea.

E invece, sarà stato per la troppa foga messa in campo, sarà stato per l’euforia del successo quasi raggiunto, sarà per uno strano pressappochismo nel gioco sviluppato oggi, fatto sta che, pur vincendo nettamente nel punteggio, 37 a 5, il Padua è stato autore di una prestazione a tratti inguardabile. Fortuna che di fronte ai ragusani c’era una Nissa venuta a Ragusa in formazione rimaneggiata e che è incappata anch’essa in una giornata negativa.

Ne è venuta fuori una partita difficile da commentare e che i ragusani hanno portano a casa grazie al maggior tasso tecnico e alla capacità, più volte messa in mostra durante questa stagione, di concretizzare ogni occasione che si è presentata loro.

Eppure migliore inizio non ci poteva essere. Palla a centro, calcio d’invio nisseno, risposta ragusana al piede, altro calcio nisseno. Solo che quest’ultimo, invece di andare nella giusta direzione, viene svirgolato dal giocatore biancoverde e l’ovale finisce in touche dieci metri indietro rispetto al punto del calcio. I ragusani fanno propria la touche, aprono ai trequarti e Gabriele Calamaro si trova già a poggiare la palla in area di meta. È passato poco più di un minuto. Peppe Iacono realizza la conseguente trasformazione. 7 a 0.

In altre occasioni, la squadra sotto si sarebbe depressa, quella in vantaggio si sarebbe esaltata. Invece il Padua si smarrisce e la Nissa inizia a fare gioco, anche se si tratta di un gioco balbettante, fatto di tanti errori e falli. Assistiamo così a uno scorcio di partita brutto e con poco da raccontare, con il gioco risiede quasi stabilmente nella metà capo ragusana. Però è Peppe Iacono, al 19°, ad arrotondare il risultato grazie a una punizione che, fischiata nei 22 iblei, viene alla fine calciata dalla metà campo ospite per una serie di falli nisseni e metri concessi per proteste. 10 a 0.

Ma è soprattutto la Nissa a spingere, e il suo predominio viene premiato al 24° da una meta arrivata dopo un carrettino nato a seguito di una touche sui 5 metri ragusani. Lentini non centra i pali. 10 a 5.

Il Padua reagisce, costringe nella propria metà campo gli avversari e al 29° arriva la meta: mischia sui 5 ospiti, apertura a capitan Iacono, che fa valere la sua classe andando a schiacciare sulla bandierina. Niente da fare, invece, per la difficile trasformazione. 15 a 5.

A questo punto la partita si fa dura. I nisseni, nonostante a tratti costringano sulla difensiva la squadra di casa, sentono che non riusciranno a fare propria la partita e si innervosiscono.

I falli, anche gratuiti, iniziano a fioccare e il primo a farne le spese è Alessandro Di Prima che, al 32°, viene ammonito per un pugno in ruck e le successive proteste.

I ragusani cercano di approfittare della superiorità numerica ma, forse per la voglia di strafare, da lì alla fine del tempo non realizzano alcun punto.

Al 46° coach Gurrieri dà nuova linfa alla propria mischia facendo uscire Michele Campanella per Andrea Solarino.

Al 52° un altro pugno in ruck costa il rosso al pilone nisseno Zambito. Con la conseguente punizione Peppe Iacono aggiunge altri 3 punti allo score della propria squadra. 18 a 5.

Con la nuova superiorità tutti si aspettano che i biancazzurri facciano un sol boccone dei biancoverdi, e invece sono quest’ultimi a chiudere per larghi tratti i giocatori di casa nei propri 22.

Al 61°, al culmine di un’azione tambureggiante dei nisseni, ecco che viene fuori il Padua sornione di questo campionato, con Enoc interceptor Valenti che intercetta un passaggio dei trequarti ospiti e vola in meta dopo un coast to coast lungo 95 metri. Peppe Iacono trasforma. 25 a 5.

Gli animi si scaldano e, a causa di un placcaggio duro ma regolare di Damiano Ortolano ai danni dell’ala ospite Gioiè, il nervosismo esplode. A farne le spese sono il nisseno Tino Di Prima, che in precedenza era stato sostituito, e adesso che viene espulso per le sue plateali proteste, e Gabriele Calamaro e Lorenzo Castiello, che vengono ammoniti nel giro di un minuto per due placcaggi ritenuti pericolosi dall’arbitro, il signor Salvo Muscuso della sezione di Catania.

La Nissa si trova così in superiorità numerica e crede di poter approfittare della situazione per quanto meno accorciare le distanze. Invece è il Padua a segnare una meta, con un’azione fotocopia della precedente. Questa volta il coast to coast è di Paolo Iacono. Suo fratello Peppe sbaglia la trasformazione. 30 a 5.

La partita volge al termine, il nervosismo no. Sono diversi i giocatori nisseni che si divertono a provocare gli avversari e il folto pubblico oggi presente al polisportivo comunale “Aldo Campo-Selvaggio”, bravi i ragusani a non cadere nella trappola.

C’è però ancora tempo per la meta di Giovanni Raspaglia, che arriva dopo un lungo e ribatti sulla linea di meta ospite. Peppe Iacono trasforma. 37 a 5.

Poi non c’è più nulla da raccontare, se non ancora qualche stupida provocazione dei giocatori ospiti e le sostituzioni, proprio allo scadere, di Raspaglia e Stefano Iacono con Antonio Modica e Cristian Iacono.

Man of the match è Stefano Iacono, perché, in una giornata mediocre per la propria squadra, è l’unico dei ragusani che riesce a giocare per tutta la partita un buon rugby.

Nella foto, il coast to coast di Enoc Valenti