Con due mete per tempo (tutte quante marcature di buona fattura), i Pirati si sono assicurati la vittoria in un derby cittadino dal sapore particolarissimo, in una gara andata ben al di là del valore prettamente tecnico-sportivo. Il derby tutto livornese in questione si è giocato in questo assolato (anche se freddo) sabato di fine novembre sul terreno in sintetico Manrico Soriani, impianto posto all’interno dell’istituto penitenziario de Le Sughere. I Pirati, al cospetto de Le Pecore Nere – la formazione composta da detenuti del carcere livornese – si sono imposti 4-0. Match valido per la seconda giornata del campionato toscano Old, un torneo nel quale non sono previsti punti di piede ed il risultato è determinato solo dal numero delle mete siglate. I Pirati – compagine nelle cui fila trovano spazio giocatori di tutta la provincia e formata da elementi che nella loro ‘prima carriera’ si erano ritagliati spazio nel Livorno Rugby, negli Etruschi Livorno, nel Cecina, nel Rosignano, nel Piombino e nel San Vincenzo – salgono in classifica al secondo posto. In questo torneo dedicato agli over 35, quattro punti vengono assegnati alle formazioni che vincono, due alle formazioni che pareggiano ed uno alle squadre che perdono. La compagine dei Pirati – realtà allenata da Alberto Campani e capitanata da Stefano Pagni – nella prima giornata aveva pareggiato 0-0 sul terreno Marco Polo di Firenze, contro i locali dell’Arf . La situazione in gradutoria dopo due giornate: Rino..Cerotti Livorno 8 p.; Sorci Verdi Prato e Pirati Livorno 6; Allupins Prato e Zoo Vasari Arezzo 5; Arf Firenze 4; Ribolliti Firenze e Pecore Nere Livorno 2. Quella de Le Pecore Nere è la compagine attiva grazie al lavoro dei Rino..Cerotti – a loro volta formazione Old dei Lions Amaranto Livorno – e dall’Associazione Amatori Rugby Toscana. L’incontro svoltosi all’interno de Le Sughere è statao arbitrato dall’esperto direttore di gara labronico Claudio Castagnoli. Sul campo dalle dimensioni ridotte dedicato, dallo scorso 22 maggio, all’indimenticato Manrico Soriani – colui che ha reso possibile il ‘sogno’ di poter far rimbalzare all’interno dell’istituto penitenziario un pallone ovale – partita (vera) con tredici giocatori per squadra (mischie privi dei flankers). Incontro disputato sulla distanza di 50’ (due tempi da 25’). Tante le assenze nelle fila dei Pirati, squadra capace nella scorsa annata di qualificarsi alla finale per il titolo italiano di categoria. I tredici atleti titolari (in ordine alfabetico): Bernieri, Bonaretti, Borghesi, Dell’Omodarme, Incordona, Lari, Lunardi, Marcel, Marrucci, Mazzoni, Pagni, Pelletti, Sciacol. In panchina Ciurli, entrato nel finale al posto di Lari (che poi, a sua volta, ha sostituito l’acciaccato Pagni). Diciassette i giocatori nelle fila delle Pecore Nere. All’11’ l’ala dei Pirati, Borghesi, ormai lanciato verso la meta sull’out destro, viene fermato con un placcaggio alto dall’estremo avversario: per il trequarti de Le Pecore Nere scatta il cartellino giallo (cinque minuti di espulsione temporanea). Al 12’ Dell’Omodarme sblocca il punteggio, segnando in velocità, dopo un brillante attacco. Passano 3’ e i Pirati raddoppiano, con Bonaretti, a bersaglio dopo una touche battuta in zona d’attacco: 2-0 all’intervallo. In equilibrio la parte centrale della sfida. Negli ultimi 5 minuti della gara, gli ospiti trovano altre due mete, con le quali scavano il definitivo solco nel punteggio. Ancora marcature di Dell’Omodarme (45’) e, all’ultimo istante (50’) di Marrucci. Nonostante la sconfitta, le Pecore Nere hanno messo in mostra buone doti. Ricco e apprezzato il terzo tempo, reso possibile dall’Associazione Amatori Rugby Toscana. Un derby che, al di là delle quattro mete registrate, rimarrà a lungo scolpito nella memoria dei protagonisti. Un pomeriggio (il calcio d’inizio del match era fissato alle 14:00) nel quale si sono evidenziati i veri valori del rugby.