Ok, come detto qui da noi (Npr – intendo) abbiamo deciso di buttare un po’ sul ridere questo periodo difficile per tutti. Così, guardando al mondo ovale, al momento vediamo Mondiali cancellati, tornei rimandati a tempo indeterminato, campionati finiti (vedi in Irlanda), mentre qui in Italia c’è ancora chi pensa di dover riprendere a giocare. In effetti, considerato i diritti televisivi che ci sono attorno al Top 12 e alla serie A, per non parlare di serie B e C e i milioni di euro che li coinvolgono, posso anche capire questa necessità. Poi diciamocelo il rugby non è sport di contatto e sudore, per cui. A parte questo, io alleno in serie C e al pensiero di riprendere, la mia prima domanda è stata la seguente: “E ora chi diavolo lo dice ai miei giocatori che devono tornare a fare fatica?”.

Già. Voi la fate facile. Ma, generalizzando, tutti vogliono allenarsi ORA. Non prima, non dopo. ORA. Perchè? Come perchè? ORA non si può. Gli è vietato e quindi tutti atleti professionisti.

Ma immagino già quando tutto sarà finito (E SPERO CHE QUESTO ACCADA QUANTO PRIMA) e al primo avviso di allenamento (SPERO IL PROSSIMO SETTEMBRE) riceverò i seguenti messaggi:

  • “Oh coach, tutto bene? Sono mesi che non ci si sente. Guarda stasera proprio non posso ho una sessione di abbracci con la famiglia. Domani prometto che ci sarò”.

  • “Oh coach, come la va? Guarda stasera passo, non mi sento tanto bene e non voglio strafare”.

  • “Oh coach! Che piacere tornare a romperti con messaggi! Guarda stasera non riesco proprio ad allenarmi, domani ho un esame e devo studiare. Sono stato impegnato nell’ultimo periodo”.

  • “Oh coach, stai bene? Famiglia? Spero proprio di sì. Stasera non vengo perchè ho un dolore incredibile al ginocchio e non vorrei forzarlo”.

  • “Oh coach! Ci vediamo prossima settimana, questa vado a rilassarmi un attimo al mare. Sai ne ho bisogno”.

  • “Oh coach! Niente allenamento per me, sai com’è oggi ho rivisto la morosa dopo tanto e voglio dedicarmi a lei”.

  • “Oh coach! Guarda che oggi salto! Sono a pezzi per via dello studio e ho bisogno di staccare un attimo la spina”.

  • “Oh coach! Troppa umidità e sudore, preferisco aspettare. Il dopo virus per me è molto difficile da vivere”.

  • “Oh coach! Spero tu stia bene! Io per queste settimane non posso venire, devo prestare la macchina a mia madre, che a sua volta la passa a mio fratello, che l’ha promessa alla sua fidanzata. Mi dispiace”.

Tutto questo è ironico! Non tutti sono così, infatti in un ipotetico allenamento futuro sono certo che una briscola in 5 la faremo di sicuro! Anche la foto allegata vuole esserlo.