6’ m. Ryan, 8’ m. Varney tr. Garbisi, 14’ m. Keenan tr. Byrne, 19’ cp. Garbisi, 21’ m. Aki tr. Byrne, 36’ m. Hansen, 40’ m. Bruno tr. Garbisi, 56’ cp Garbisi, 65’ cp. Byrne,  72’ m. Hansen tr. Byrne.

L’Irlanda impiega 36 minuti per guadagnare il punto di bonus, ma deve sudare più del dovuto per avere ragione di un’Italia che paga qualche errore di troppo in difesa nel primo tempo, ma che per lunghi minuti ha messo in difficoltà la prima della classe. Il 34 a 20 finale è risultato anche troppo severo, per quel che si è visto in campo.

L’Irlanda parte fortissimo e già al secondo minuto va oltre, ma l’arbitro ravvisa un in avanti di Lowe nell’atto di schiacciare e annulla. L’appuntamento con i primi punti verdi è solo rimandato: Aki assorbe due placcaggi e scarica a Ryan, che deve solamente correre e premere la palla a terra. La reazione azzurra è veemente: gran buco di Lorenzo Cannone, fermato in qualche modo sui 5 metri. Varney è bravissimo a cogliere nel sonno la difesa non ancora riorganizzata e a schiacciare la meta che, con la trasformazione di Garbisi, porta al sorpasso azzurro. Gli Azzurri mostrano un gameplan coraggioso, volto ad allargare la difesa irlandese e a contenere il più possibile le folate avversarie. Il meccanismo però si incrina quando Keenan trova il varco giusto e non trova resistenza nei 22 azzurri, portando i suoi di nuovo in vantaggio. A suonare la carica per gli Azzurri è Menoncello, che si invola al largo e costringe Hansen al fallo che Garbisi punisce dalla piazzola. Il 10-12 irretisce gli irlandesi, che complici un diminuito impatto fisico azzurro trovano varchi e placcaggi molli, con Aki che allunga schiacciando in bandierina. Gli Azzurri avrebbero l’occasione pr rifarsi quando Lowe perde un ovale sanguinoso sotto i suoi pali, ma sugli sviluppi della mischia prima uno scippo di Casey, poi un fallo di Niccolò Cannone sullo stesso ci fanno retrocedere. Gli irlandesi, davanti alla possibilità di mettere in ghiaccio il punto di bonus, non sprecano l’occasione: con un calcio di punizione sui nostri metri impegnano allo stremo la difesa, poi l’ovale viene allargato ad Hansen che schiaccia in bandierina. A scuotere l’Olimpico è Pierre Bruno a tempo scaduto: l’ala delle Zebre legge la giocata di Aki, intercetta l’ovale e vola in mezzo ai pali. Il piede di Garbisi fissa il punteggio dei primi 40 minuti di gioco sul 17-24.

L’intercetto di Bruno insinua dei tarli negli irlandesi, crepe che prendono consistenza quando le iniziative ospiti si infrangono inesorabilmente sulla difesa azzurra, finalmente registrata ed efficace. I primi a fare punto sono proprio gli uomini di Crowley con un calcio piazzato di Garbisi, con gli uomini di Farrell intimiditi dal vigore e dal coraggio azzurro. La situazione la sbloccano due grandi di questa squadra: dapprima Van der Flier forza un tenuto davanti ai nostri 22 (Byrne centra i pali), poi Murray inventa un buco che Hansen non può non sfruttare. In mezzo una folata azzurra che ha messo in ambasce la difesa irlandese, terminata con un cross kick di Brex troppo profondo.

Cristian Lovisetto