Un campo ostico, come sempre del resto, e una compagina avversaria tosta che, nonostante gli ottimi motivi del Ragusa Rugby, non ha mai mollato fino all’ultimo secondo.

Questi gli ingredienti principali della bella sfida di ieri pomeriggio tra Enna e Ragusa Rugby.

Vittoria degli ospiti che hanno saputo imporsi nettamente, con il risultato finale di 78 a 0, seppur con le modalità già citate.

Primo tempo a marca iblea, con gli ospiti che provano a far valere il proprio tasso tecnico e fisico al cospetto dei padroni di casa e, per larghi tratti, ci riescono. La prima frazione, infatti, seppur lottata, si chiude con un eloquente 28 a 0.

Nel secondo tempo, ed è una piacevole costante per i ragazzi di Iozzia e Cannata, la maggiore prestanza fisica, frutto di ottimi allenamenti nel corso della settimana, si fa sentire, e gli iblei conducono, senza patemi, in porto la sfida, con il risultato finale di 78 a 0.

 
Migliore in campo di giornata, Ivan Dinatale.

“Una bella affermazione – spiega il direttore tecnico, Angelo Iozzia – per un gruppo che, come sempre, mi stupisce favorevolmente. Ma ciò è già visibile nell’impegno e nella voglia quotidiana che ciascuno dei nostri ragazzi sta mettendo in campo durante gli allenamenti. E, a questo, si aggiunge il ritorno di chi, nel passato, aveva fatto parte di questo gruppo. Segnale, forte, che stiamo lavorando bene e l’entusiasmo cresce. A breve potremo contare su nuovi innesti che saranno determinanti in prospettiva”.

Occhi puntati, nella domenica rugbistica, anche sul mini-rugby. Under 6, 10 e 12, infatti, presenti al raduno di Caltanissetta, con Nissa, Tauri, Malarazza, Pantere e Syrako.

“E’ sempre fantastico vedere giocare i nostri ragazzi – sottolinea Eleonora Cosentino, settore minirugby del Ragusa Rugby – e, devo dire, anche con un certo piglio tecnico, che fa intravedere qualità importanti. Anche se, quest’ultimo aspetto, di fronte al piacere di vedere giocare i nostri ragazzi, è molto secondario. Un bel gruppo, che, ne sono certa, continuerà a camminare insieme a lungo”.