Doveva essere la partita del rilancio per i ragazzi della palla ovale avellinese, la gara che doveva coincidere con il ritorno alla vittoria, invece anche quest’oggi il sodalizio caro al presidente Roca, non è riuscito a centrare l’obiettivo prefissatosi. Ha vinto, con pieno merito, il Rugby Vesuvio, oggi che cade il 1 aprile, ha giocato un antipatico “Pesce d’aprile” alla truppa di Fico, oggi lontana parente, di quella squadra ammirata nel girone di andata e in  parte in quello di ritorno, disputatato tra luci ed ombre, le ombre sicuramente sono legate ai risultati deludenti che la squadra in questo momento sta producendo, le luci invece si scorgono con i tre Under schierati oggi in campo, poco più che maggiorenni, con la prestazione odierna, hanno dimostrato di essere già pronti per la prima squadra, il futuro dell’Avellino Rugby, passerà sicuramente anche tra le loro mani. Hanno vinto i porticesi del Rugby Vesuvio, per la seconda volta sui nove precedenti disputati, espugnando per la prima volta il “Santo Spirito”, ci andarono vicini lo scorso anno in Coppa Campania, perdendo all’ultimo secondo, ci son riusciti quest’anno, anzi il 3-5 in cui si sono imposti, poteva essere un risultato ancora più roboante, vista la giornata storta in cui sono incappati i biancoverdi di casa, che solo nella fase finale hanno provato a ribaltare il risultato, dopo la meta subita nel primo tempo, attaccando più con la forza della disperazione che con trame di gioco efficaci, riuscendo a produrre  una sterile supremazia territoriale che ha fruttato solo un calcio di punizione di Bronzone al 21° della ripresa, poi nel finale allo stesso ex torrese è stato affidato un altro piazzato da posizione abbastanza ragguardevole che poteva sancire addirittura il clamoroso sorpasso, buona la mira ma poca la potenza data all’ovale, nulla di fatto, sarebbe stato davvero troppo per l’Avellino di quest’oggi.                                                                                                                                            Mister Fico Il tecnico biancoverde è rimasto molto deluso dalla prestazione dei suoi, ha commentato il match con poche battute, elogiando soprattutto i giovanissimi del gruppo. ” Non capisco, quale meccanismo sia scattato nella testa dei ragazzi, oggi sembravano con la testa altrove, già da martedì alla ripresa degli allenamenti, mi dovranno spiegare questa loro metamorfosi, oggi non ha funzionato davvero nulla, la touche, i calci di spostamento, il gioco veloce per innescare i 3/4, mi consolo solo con la prestazione dei i ragazzi dell’Under, Fiore, Miele e Urciuoli. Chiedo scusa al pubblico accorso come al solito numeroso, per lo spettacolo poco apprezzabile che abbiamo mostrato, sperando che dopo la pausa per le festività pasquali, con gli ultimi due impegni ancora in casa, sapremo ripagarli, con una prestazione molto più convincente”.                                   La partita Si inizia con più di mezzora di ritardo dall’orario previsto, causa il ritardo di alcuni giocatori della squadra ospite, il leggero venticello che ha soffiato sul parco irpino, ha intimidito oltre che gli atleti irpini, anche il sole, che solo a tratti ha lanciato i suoi raggi. riscaldando l’ ottantina di persone presenti, ha diretto l’incontro il signor Davide Pinesso della sezione di Pomigliano, alla sua seconda presenza in serie C – piccola curiosità, il fischietto pomiglianese è il nipote dell’ex tecnico dei lupi, Luigi Rea – Fico, deve rinunciare a Barca e Mensorio per problemi dell’ultima ora, schiera dall’inizio il recuperato Mernone a cui assegna anche la fascia di capitano, gli fa posto Iannaccone che accusa un dolore inguinale. Inizio soporifero, da ambo i lati, gli ospiti che sfoggiano la nuova divisa azzzurra e blu, sembrano già più in palla, si affacciano per la prima volta nei ventidue di casa, al minuto sette, su un errato disimpegno della difesa per poco non riescono ad intercettare un ovale che fortunatamente termina sul fondo, porticesi  più intraprendenti ci provano dalla piazzola al 23° , lunga la distanza la conclusione non arriva nei pali ad acca, locali ancora in ambasce, Fico prova a scuoterli dando più verve alla mischia, inserendo Iandolo al 26° in logo di Aldarelli, ma la musica non cambia, ancora i ragazzi di Cataldo – oggi in campo nel ruolo di apertura – e Tagle, conducono le danze, la loro mischia sembra più compatta così come la sicurezza in cui giocano le touche, anche nei punti d’incontro quasi sempre avranno la meglio. Al 31° suona il primo campanello d’allarme per i padroni di casa, da un azione insistita dalla dx, gli azzurro-blu, sembrano andare in meta, giudicata alta dall’arbitro, si riparte da una mischia a cinque, questa volta il flanker si sgancia con un tempismo perfetto e riesce a schiacciare l’ovale nei pressi della bandierina, senza che nessun irpino riesca a fermarlo. Posizione defilata, calcio non trasformato. 0-5! Neanche la meta subita scuote i locali, Vesuvio chude il tempo all’attacco, con questo risultato termina il tempo. Fico cambia ancora, fa rifiatare Mernone al primo gettone stagionale dopo l’infortunio, Barbarisi prende il suo posto in seconda. Dopo la strigliata del tecnico, ci si attende un Avellino più voglioso, sospinto anche dagli incitamenti del pubblico amico, ma il Vesuvio si difende con ordine e perlopiù senza troppi affanni, la spinta dei lupi si dimostra sterile, quando si entra nei ventidue con la mischia, si finisce quasi sempre per cedere il pallone agli avversari oppure si commette l’immancabile fallo, quando si gioca con la touche quasi sempre viene concessa agli avversari, infine la trasmissione dell’ovale sino ai 3/4 riesce in pochissime circostanze. Con questi ingredienti, l’Avellino di quest’oggi non riesce a produrre il solito gioco, ci vorrebbe solo la giocata di un singolo per provare la non tanto impossibile rimonta, ci prova prima Fiore innescato da Carpinelli, ma viene fermato in touche, lo stesso Carpinelli servito da Caliano, ma commette un avanti, quindi è Miele che va a procurarsi un calcio piazzato, costringendo al fallo un dirimpettaio a ridosso dei ventidue ed in posizione centrale, gioco da ragazzi per il destro di Bronzone accorciare le distanze, 3-5!  Dentro anche Iannaccone per Liguori, Iandolo passa in terza linea centro, De Vita flanker, il neo entrato pilone. Siamo al 21° ci sarebbe il tempo per passare, il Vesuvio sembra concedere qualche metro, Iandolo prova un paio di fughe, uscendo dal raggruppamento, ma non riesce a superare l’ultimo ostacolo trovato sulla sua strada, si rimane in attacco, ma con un uomo in meno Caliano viene redarguito dall’arbitro per proteste, dieci minuti dietro la porta per lui, Miele che già aveva svolto il ruolo di mediano con la ’20, va a ricoprire il delicato ruolo, cavandosela anche egregiamente, Fiore esce dalla mischia e passa a secondo centro. Si rimane nei ventidue dei porticesi, ma la famosa mentalità di cui parlava il sempreverde Mernone alla vigilia del match, anche questa volta impedisce agli irpini di gestire al meglio le giocate nei momenti salienti dell’incontro. L’ultimo sussulto lo regala Bronzone,  provando un da circa quaranta metri, l’estremo prova il tiro della domenica, buona la mira discreta la potenza, ovale che comunque non arriva in prossimità dei pali, sarebbe stata una beffa per il Vesuvio, che ha creduto di più in questa vittoria, la seconda del torneo, che ha giocato davvero un brutto tiro agli irpini, davvero un pesce d’aprile!  Altra piccola curiosità, non era mai accaduto nella sua giovane storia, che l’Avellino Rugby, per la terza volta consecutiva raccoglie un punto,in altrettante sconfitte, che se non altro muove la classifica. Domenica si riposa per la Santa Pasqua, si riprende il 15 aprile con il Rugby Salerno, seguirà il 22 aprile il recupero del 12 febbraio, ancora in casa contro l’Amatori Torre del Greco. Poi si proseguirà con la Coppa Campania.                                                                                                                                                                                La formazione Piloni, Aldarelli(26° p.t.  Iandolo) e Sellitto, Console tallonatore, seconde linee Mernone(1°s.t. Barbarisi) e Polisi, terze Liguori ( 16°s.t. Iannaccone) De Vita e Fiore, mediano di mischia Caliano, apertura Pericolo, primo centro Carpinelli, secondo Miele, ali Esposito Alaia e Urciuoli, estremo Bronzone.