Whangarei (Nuova Zelanda) – L’Italdonne di Andrea Di Giandomenico apre nel migliore dei modi la propria avventura iridata alla Rugby World Cup neozelandese, superando per la prima volta nella propria storia la corazzata statunitense per 22-10 al Northland Events Center di Whangarei e conquistando il punto bonus.

Contro la sesta forza del ranking internazionale le Azzurre capitanate da Elisa Giordano soffrono la maggior fisicità avversaria per la prima mezzora, ma riescono a contenere il passivo frutto di una meta iniziale da pick-and-go delle americane e, dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio per 5-7 ribaltando il risultato allo scadere con Ostuni-Minuzzi, tengono saldamente in mano l’incontro nella ripresa, mettendo in mostra un rugby bello ed efficace, che manda fuori giri le avversarie anche quando un giallo all’estremo azzurro costringe l’Italia in inferiorità per dieci minuti.

Player of the Match per Giada Franco, ma dopo la sofferenza iniziale è tutto il pack azzurro protagonista di un pomeriggio da ricordare, con palloni rubati in tosche e sui breakdown a scavare il solco nella ripresa.

Domenica prossima, al Waitakere Stadium di Auckland, secondo turno della fase a gironi contro il Canada.



La cronaca

La partita parte con un errore di trasmissione di Rigoni sul primo ovale, la difesa italiana riesce a tenere su una situazione complessa ma perde dopo due minuti di gioco Ilaria Arrighetti, costretta a uscire per un problema al ginocchio.

L’Italia ottiene la prima mischia ordinata del match, ma si fa sanzionare su propria introduzione appena fuori dai cinque metri, le americane muovono veloce e dopo due pick-and-go aprono le marcature.

Le Azzurre cercano di scuotersi ispirate da Madia, ma i due fronti d’attacco aperti dalle italiane nei primi dieci minuti vengono vanificati da due in avanti, faticando nei minuti che seguono ad uscire dalla propria metà campo nonostante gli straordinari di Franco e Sgorbini sui punti d’incontro e concedendo altre a penaltouche da propria mischia alle avversarie, che fanno valere la propria superiorità fisica.

Nonostante il maggior possesso, le statunitensi non riescono a concretizzare, fermate dalla difesa che sui cinque metri ferma l’avanzata del maul nordamericano poco dopo il primo quarto di gara.

Alla mezz’ora l’Italia mostra sprazzi di bel gioco, attacca dalla metà campo e mette in difficoltà la linea arretrata americana, ma due errori di handling e un calcetto a seguire troppo lungo vanificano gli sforzi offensivi di Giordano e compagne.

Sforzi premiati a due minuti dal termine, con Madia che legge bene la difesa su un attacco ai cinque metri, salta due compagne e trova al largo la Ostuni-Minuzzi che schiaccia all’angolo. Sillari trasforma e ribalta il risultato, mandando le squadre all’intervallo con l’Italdonne in vantaggio 5-7.

Si riparte e l’inerzia di fine primo tempo non sembra mutare, l’Italia mantiene il controllo delle rimesse laterali e tiene testa in mischia ordinata alle avversarie. Poi al decimo un lungo attacco verticale delle avanti italiane – Tounesi trascina le compagne – manda in meta Aura Muzzo, per il 5-12.

Al sedicesimo della ripresa gli Stati Uniti hanno la prima, chiara opportunità offensiva della ripresa, aprono al largo e un avanti volontario di Ostuni-Minuzzi lascia le Azzurre in inferiorità per dieci minuti dopo l’intervento del TMO: sull’azione che segue, le americane vanno in meta con la seconda linea Kronish, ma falliscono la trasformazione del pareggio da facile posizione.

Con una donna in meno l’Italdonne non rinuncia a giocare il proprio rugby veloce ed efficace, attacca nella metà campo dopo l’ennesima touche rubata alle avversarie. Franco crea l’intervallo, la coppia Madia-Rigoni lancia Muzzo che evita tre placcaggi e va in meta per la seconda volta nella serata.

Alla mezzora, ristabilita la parità numerica, Di Giandomenico effettua i primi cambi dopo la sostituzione iniziale di Fedrighi per Arrighetti, entrano Barattin, Locatelli e Veronese ed è proprio la veterana mediano di mischia a lanciare l’azione della quarta meta attaccando in campo aperto: Madia poi serve all’interno Magatti che punta la bandiera, taglia il campo in verticale e porta l’Italia sul 10-22.

E’ il risultato con cui si chiude il match, con le Azzurre che nel finale cercano senza trovarla la quinta meta, ma possono festeggiare uno strepitoso avvio di Mondiale con la prima vittoria di sempre sugli USA.

Whangarei, Northland Events Center
Rugby World Cup, Pool B – I giornata
USA v Italia 10-22
Marcatrici: p.t. 3’ m. Taufoou (5-0); 38’ m. Ostuni-Minuzzi tr. Sillari (5-7); s.t. 10’ m. Muzzo (5-12); 17’ m. Kronish (10-12); 22’ m. Muzzo (10-17); 29’ m. Magatti (10-22);
USA: Kelter; Detiveaux, Haungatau, Howard (23’ st. Bizer), Clapp; Cantorna, Waters (23’ st. Ortiz); Zakary (C), Johnson, Matyas; Kronish (23’ Perris-Redding), Taufoou (1’ st. Sommer); James (28’ st. Jacoby), Kitlinksy, Rogers
all. Cain
Italia: Ostuni Minuzzi; Muzzo, Sillari, Rigoni, Magatti; Madia, Stefan (28’ st. Barattin); Giordano (C), Franco (28’ st. Veronese), Arrighetti (2’ pt. Sgorbini); Tounesi (28’ st. Locatelli), Fedrighi; Gai (39’ st. Seye), Bettoni (39’ st. Vecchini), Turani (39’ st. Maris)
all. Di Giandomenico
Player of the Match: Franco (Italia)
Cartellini: 16’ st. giallo Ostuni-Minuzzi (Italia)
Calciatrici: Waters (USA) 0/1; Cantorna (USA) 0/1; Sillari (Italia) 1/4
Arb. Davidson (Scozia)