Hanno precise caratteristiche le squadre di Marco Zaccagna: praticano un bel rugby, divertente, di facile presa e raggiungono buoni risultati. Sarà anche perché Zaccagna, classe ’67, nella sua lunga carriera di giocatore (estroso trequarti, utilizzabile anche mediano di mischia e mediano di apertura) riusciva a creare scompensi, con le sue invenzioni ed irresistibili serpentine, alle difese avversarie. Sarà anche perché, come giocatore, Zaccagna ha colto ben sei promozioni. La prima, dalla C1 alla B, risale alla stagione 93/94, con la maglia del Quasar Fides Livorno. Le quattro successive promozioni sono state colte con il Livorno Rugby: una è giunta nel 99/00 (dall’A2 all’A1, all’epoca la massima serie nazionale), una nel 04/05 (dalla B alla A, che non era più il massimo torneo domestico) ed una nel 06/07 (dalla B all’A2). La sua quinta promozione, in A1, è arrivata a tavolino, ma è stata ugualmente meritatissima: è relativa alla stagione 07/08, quando i biancoverdi, sul campo furono beffati, per un solo punto, dal Firenze, in un torneo di A2 nel quale la presenza di una squadra cadetta, quella del Benetton Treviso falsò la lotta al vertice. La sesta e ultima promozione, dalla C1 alla B, è relativa alla stagione 2002/03, con la maglia del Cecina.
Zaccagna è ora, per la quarta stagione – non consecutiva – l’allenatore della prima squadra del Livorno Rugby. Dopo aver chiuso, a 42 anni (per regolamento dopo quell’età non si può più proseguire…), la sua brillante carriera di giocatore, ha iniziato l’attività di tecnico, dando subito impronte importanti alle sue ‘creazioni’. Brillanti le mete da lui raggiunte, per due stagioni, alla guida delle rappresentative biancoverdi under 16. Ha poi ‘effettuato’, nel 2016, il gran balzo (possiamo considerarla la sua ‘settima promozione’) ed è passato alla conduzione della formazione senior. Nel campionato di B, girone 2, 2016/17 – stagione nella quale le prime due di ciascun raggruppamento hanno festeggiato il salto di categoria – il Livorno Rugby è giunto terzo, con 77 punti all’attivo, frutto di 16 vittorie e 6 sconfitte. Nella stagione successiva – quando la prima è stata promossa direttamente e la seconda dopo un ripescaggio – il Livorno Rugby è arrivato quarto, con 71 punti, frutto di 15 vittorie e 7 sconfitte (una giunta a tavolino). Due annate nelle quali le formazioni di vertice erano oggettivamente molto forti e alla distanza, nonostante il bel gioco praticato, ai biancoverdi è mancato qualcosa in prima linea. Zaccagna, dopo una stagione sabbatica, è tornato sulla panchina dei labronici nell’annata 2019/20, quella caratterizzata, per colpa della pandemia, da zero partite di campionato disputate: all’attivo dei biancoverdi solo una partita amichevole, peraltro a sorpresa vinta contro I Cavalieri Prato/Sesto (una delle migliori formazioni della serie A). Siamo ai giorni nostri: Zaccagna è l’allenatore del Livorno Rugby anche in questa stagione 2021/22. Dopo le prime 7 giornate (con sole 6 partite in realtà disputate dalle formazioni della fascia alta e medio-alta della classifica), i biancoverdi figurano, sempre nel girone 2 (il raggruppamento del centro Italia) di serie B, al sesto posto, con 17 punti all’attivo. Nella prima parte di questa stagione che rischia purtroppo di essere pesantemente condizionata dalla situazione sanitaria (intanto il campionato è sospeso per l’intero mese di gennaio), il Livorno Rugby ha fatto i conti con una serie impressionante di infortuni. Le tante assenze hanno inciso sul rendimento (evitabili in particolare le sconfitte con Roma Olimpic e Florentia, in gare che hanno comunque fruttato due punti). Le difficoltà non hanno certo minato la fiducia dell’ambiente: l’ottima prestazione fornita in occasione del vittorioso derby del 12 dicembre scorso in casa dei Lions Amaranto Livorno (6-31 il punteggio) può rappresentare la molla per spingere la squadra verso traguardi importanti. Con 14 incontri ancora da giocare (e dunque potenziali 70 punti a disposizione), nulla è perduto. Anche perché le squadre di Zaccagna hanno una ben precisa caratteristica: sanno giocare bene a rugby