Forte del secondo posto in classifica, frutto di 3 vittorie e una sola sconfitta, i nero arancio si presentavano sul campo di un Cus Verona che viaggiava a metà graduatoria in forza di una sola vittoria e ben 3 sconfitte. I favori del pronostico, in virtù di questa situazione, indicava nel XV vicentino il favorito ma, alla fine, il campo ha dato un verdetto completamente diverso. Presso lo stadio M. Gavagnin – Nocini di Via Montorio a Verona si è giocata la quinta giornata del 4° girone del campionato territoriale. Pronti via, ed il C.U.S. Verona, alla prima azione della partita, si porta in vantaggio segnando con un suo giocatore che, indisturbato, corre per 70 metri e piazza l’ovale oltre la linea di meta del Rugby Alto Vicentino. Non è trascorso neppure un minuto ed i padroni di casa sono già sul 5 a 0, praticamente una partita da subito in salita per il R.A.V. Immediata però, la reazione dei vicentini che porta a buone trame di gioco; Simionato riesce ad entrare nell’area di meta ma non riesce a realizzare: l’arbitro fischia una mischia a favore del Verona per “palla sollevata”. Altre buone azioni di gioco del R.A.V. portano il centro Dalla Riva ad un metro dalla meta ma l’arbitro vede un “avanti” del giocatore nero-arancio. Nulla di fatto. All’11’ il R.A.V. vince una mischia introdotta dal C.U.S. Verona e dopo una bella apertura, il capitano, Gregori segna il pareggio: meta non trasformata e punteggio sul 5 a 5. Ragginta la parità, i vicentini giocano un buon rugby e al 18′ si trovano in superiorità numerica quando Grigore viene sgambettato senza palla; sarebbe il momento di approfittarne ma al 23′ anche il pilone Bicego viene allontanato dal campo per 10 minuti. In questo lasso di tempo il C.U.S. Verona ci costringe nella nostra metà campo. Verso la fine della prima frazione di gioco, Panozzo, intelligentemente, calcia un pallone verso l’area di meta degli scaligeri ma i giocatori del Verona riescono a toccare la palla prima dei vicentini “annullando” così la possibile meta del R.A.V. All’inizio del secondo tempo entra Benvenuti al posto del capitano Gregori, dolorante alla caviglia, e subito si fa notare per una corsa lungo la linea laterale: un vero peccato che non riesca ad arrivare in meta perché placcato prima della linea dei 22. Subito dopo, al 4′, esce anche Bosia per un infortunio alla caviglia; subentra Ballardin. Dopo una decina di minuti del secondo tempo il C.U.S. Verona ci costringe per quasi tutto il resto della partita nella nostra metà campo. Segna, senza trasformarle, tre mete al 15′, al 27′ ed infine al 33′ portando il risultato finale sul 20 a 5. Nel frattempo ci sono da segnalare l’espulsione del guardalinee del Verona (21′), l’espulsione temporanea di Danese (28′) e l’ultimo cambio del R.A.V.: Dalla Riva sostituito da Sartore (33′). “Una partita bifronte – dice al termine del match Mauro Sandon dello staff tecnico del Rugby Alto Vicentino – contrassegnata da un primo tempo dove abbiamo fatto la partita nonostante l’handicap della meta incassa a freddo. Abbiamo ben reagito e tutto lasciava presupporre che nel secondo tempo si potesse fare nostra l’intera posta. E invece si è spenta la luce, una ripresa evanescente costellata di errori ed ingenuità che ha messo gli avversari nella condizione di vincere con buon margine la partita.” Parole confermate anche da capitan Gregori: “Nel primo tempo abbiamo dimostrato di riuscire a tenere il confronto con agli avversari. Nella ripresa è mancata l’intensità della prima frazione di gioco ed abbiamo subito il loro gioco e la loro mischia; il campo pesante ha contribuito a fare il resto.” Ora, mentre gli altri campionati si fermano per le festività, i nero arancio sono attesi ad una dura prova proprio tra le mura amiche del Nelson Mandela di Schio quando, domenica 21 dicembre arriverà la corazzata del Rugby Petrarca che, da par suo, sta conducendo senza patemi d’animo la classifica del girone. Si preannuncia un match di assoluto interesse per il R.A.V. che dovrà giocare il suo miglior rugby per archiviare la sconfitta patita con i veronesi e per dimostrare di aspirare alla parte alta della classifica del girone.
