Nello sport della palla ovale, per andare in meta, è necessario il sostegno di tutti. L’obiettivo del rugbista, esattamente come quello del donatore, è lavorare con la squadra per arrivare all’obiettivo. Il successo di una partita non rappresenta la cosa più bella per un giocatore di rugby: la cosa più importante è aiutare il compagno ed essere sempre pronto a sostenerlo. In una squadra di rugby operano fianco a fianco giocatori di estrazione sociale differente, di differente fede religiosa, di differente ideologia politica, di differente orientamento sessuale, di differente nazionalità e di differente lingua. ‘Il conto in banca’ e-o ‘il titolo scolastico’ non hanno, sul rettangolo di gioco, alcun peso. Un rugbista – almeno nella stragrande maggioranza dei casi – non scende in campo con l’obiettivo di migliorare la sua condizione economica, ma perché spinto da determinati valori quali il rispetto, l’altruismo, la lealtà, la stima, la fiducia e la partecipazione. Sono molti i valori che si ritrovano nel Dna di un rugbista e di un donatore. Anzi, a ben guardare, donare sangue regala molta più soddisfazione di una meta decisiva realizzata all’ultimo minuto. Qualche dato per evidenziare l’importanza della donazione. Per il trapianto di midollo osseo, di fegato, di cuore e di rene, occorrono in media rispettivamente 80, 40, 10 e 4 donazioni di sangue e plasma. Il sangue donato occorre inoltre per le cure di chemioterapia e di leucemie. Per effettuare un parto cesareo è necessaria almeno una sacca di sangue intero. Di fronte a certi dati, diventa del tutto naturale per il gruppo del ‘Granducato under 18’ presentarsi al centro trasfusionale. Dopo il successo della prima iniziativa in merito, registratasi lo scorso 29 gennaio, che ha coinvolto la stessa formazione giallo-bianco-rossa (gli atleti maggiorenni, i loro genitori, i dirigenti e i tecnici), i generosi ‘Granduchi’ hanno fissato per venerdì 14 alle 9:30 l’appuntamento per una nuova donazione collettiva. Ovviamente anche altri maggiorenni, in buona salute e con un peso non inferiore ai 50 kg possono effettuare la prenotazione al centro trasfusionale di Livorno e aggregarsi al gruppo. Per donare sangue non è indispensabile iscriversi ad un’associazione o conoscere il gioco del rugby: l’importante è credere in determinati valori di altruismo e di amicizia. La franchigia del Granducato è attiva nelle categorie under 18 e under 16 ed è nata nel 2015 grazie al lavoro sinergico tra Lions Amaranto Livorno ed Etruschi Livorno. Tra gli obiettivi tecnico-sportivi raggiunti, il terzo e il settimo posto in ambito nazionale colti rispettivamente dagli under 16 nel 2016 e dagli under 18 nel 2018. Risultati che passano in secondo piano di fronte a gesti come quelli che i giallo-bianco-rossi effettueranno nella mattinata di venerdì…