Nel gioco del rugby, il ‘quindici’ è un numero pieno di significati. ‘Quindici’ sono i giocatori di una squadra. Quando si parla di ‘quindici di qualità’ si indica normalmente una formazione in grado di puntare a traguardi di tutto rispetto. Nel caso delle giovanili dei Lions Amaranto Livorno, con ‘quindici di qualità’ non si intende una singola compagine, ma la ‘squadra degli allenatori’. ‘Quindici’, in tutto, sono i tecnici che guideranno nella stagione 2020/21 le rappresentative under 14, 12, 10, 8 e 6. La società amaranto ha già da alcune settimane ufficializzato l’organigramma tecnico delle proprie formazioni juniores.

Ufficializzati pure gli allenatori del Granducato, la franchigia più longeva d’Italia. Il Granducato è la realtà nata nel 2015 ed è il frutto del lavoro sinergico tra gli stessi Lions Amaranto e la Fulgida Etruschi Livorno. Ha poi cominciato a collaborare nel progetto anche il CUS Pisa. Da cinque anni, i ‘Granduchi’ curano, esclusivamente, le categorie under 18 e under 16. Il ruolo di direttore tecnico sia delle squadre giovanili Lions, sia delle formazioni del Granducato è stato affidato a Fabio Gaetaniello (uno dei più forti trequarti in senso assoluto nella storia del rugby italiano: al suo attivo 30 caps in azzurro e la maglia da titolare dei mondiali del 1987 e del 1991). Gaetaniello, che dopo aver concluso la sua eccezionale carriera di atleta si è tolto non poche soddisfazioni anche come allenatore, ha sempre creduto nel progetto del Granducato: dal 2015 il suo nome figura nello staff tecnico del club giallo-bianco-rosso.

Confermato alla conduzione del Granducato under 18 (squadra composta da atleti nati negli anni 2002, 2003 e 2004) il terzetto Davide Mantovani – Michele Pelletti – Valerio Parducci. Sulla panchina del Granducato under 16 (nati negli anni 2005 e 2006) ci sarà il trio formato da Francesco Consani (nella scorsa annata allenatore dei Lions under 14), Giacomo Brancoli (giocatore della prima squadra, ma già con esperienze come aiuto tecnico di formazioni giovanili, a Firenze) e Lorenzo Crescimbeni (come Parducci ‘espressione’ del CUS Pisa). Il sestetto Mantovani – Pelletti – Parducci – Consani – Brancoli – Cresimbeni è di grande qualità. I sei saranno supportati da Diego Rolla e Salvatore Fusco (altri due giocatori della prima squadra). E, come sottolineato, è di sicura qualità il ‘quindici’ di tecnici delle giovanili Lions. L’under 14 (atleti nati negli anni 2007 e 2008) sarà diretta da Sergio Cortesi, Alessandro Landi e Valerio Ubaldi. L’under 12 (giocatori classe 2009 e 2010) sarà allenata da Emanuele Bertolini (che avrà pure l’incarico di responsabile del settore propaganda) e Massimiliano Russo. L’under 10 amaranto (atleti del 2010 e 2011) sarà curata da Salvatore Fusco, Vittorio Abbiuso, Marco Dalla Valle e Davide Bonomo. Allenatori-educatori degli under 8 (cioè nati negli anni 2012 e 2013) saranno Antonio Cannavò, Davide Strazzullo e Menotti Pannese (supportati da Edoardo Biagi e Leonardo Vitali). La categoria dei più giovani ‘leoncini’ (gli under 6, cioè atleti del 2014 e del 2015) è stata affidata ad Elisa Del Pero, Gianluca Gasparri e Ilaria Arrighi.

La società dei Lions e la franchigia del Granducato intendono ringraziare pubblicamente gli allenatori che nell’annata 2019/20 hanno operato con grande passione e devozione e che nella stagione 2020/21, per nuovi incarichi o per motivi di lavoro, non figurano nello staff. Imminente, intanto, l’uscita del libro ‘Un ruggito lungo 20 anni, la storia dei Lions Amaranto’: nell’opera (100 pagine) i dettagli del cammino intrapreso dal club amaranto nel 2000. Un cammino che ha regalato non poche soddisfazioni. Al di là delle ‘mete’ messe a segno dalla prima squadra maschile (che anche nel nuovo campionato di B sarà guidata da Giampaolo Brancoli) e dalla formazione femminile (allenata da Alessandro Brondi: attualmente le ragazze giocano il torneo touch, ma in passato le ‘Leonesse’ hanno militato anche in serie A) e al di là dei numeri record (sono, in tutto, oltre 400 i tesserati del club amaranto), meritoria l’opera svolta dal sodalizio a livello sociale, con, in particolare, le attenzioni rivolte alle ‘Pecore Nere’, la squadra composta da detenuti del carcere labronico de ‘Le Sughere’, impegnata nel campionato Old.