Ricevo e pubblico:

Buongiorno a tutti,

sono Fabio Di Giovannantonio, dirigente del “Villa” e presento la mia candidatura come consigliere al Comitato Regionale Lazio.

Mi rivolgo a tutte le componenti del rugby, fondamentalmente a chi lo intende lavorando dalla “ base “ ma anche a chi ha già incarichi e ruoli di alto livello.

Più in generale vi do la mia idea del ruolo di consigliere e per farlo scelgo NPR, un luogo che apprezzo particolarmente perché dà voce alle tante idee e alle tante realtà del rugby, nel Lazio come nel resto del paese.

Dunque secondo me stiamo in una fase di cambiamento, e abbiamo una grande opportunità: quella di inserire operativamente le energie provenienti da tutto il movimento rugbystico laziale e non solo dalle società che gravano nell’orbita delle categorie di eccellenza, A o B da tanto tempo.

E’ giunto il momento di rendere circolari le informazioni, le dotazioni tecniche, gli strumenti di crescita .

Non solo selezioni gestite dai tecnici federali, ma tecnici federali (e strumenti) a disposizione delle società per la crescita interna.

Non solo corsi di formazione ma commissioni tecniche intersocietarie che rendano comune e condivisibile un progetto tecnico unitario.

C’e’ un’esigenza operativa importante fra le società, che a volte da sole non riescono, per mancanza di risorse economiche e logistiche, a rendere efficaci al 100% i propri progetti.

E la tanto auspicata crescita del movimento rugbystico, senza i progetti delle società sul territorio non potrà mai esserci.

Quindi si deve necessariamente lavorare sulla base, sul territorio, sui progetti e sulle scuole.

Si portano bambini ai campi, si lavora sui progetti tecnici con il sostegno della commissione tecnica centrale, si sostengono le società nella loro operatività (ad esempio: minor costi per attrezzature, sponsorizzazioni collettive, assicurazioni integrative).

Si creano attività pre e post campionato (basti pensare a quanto possa essere utile agli arbitri, ad esempio), magari riproponendo la Coppa Lazio per la seniores e tornei giovanili non demandati alla buona volontà dei singoli dirigenti, ma istituzionalizzati per far lavorare fino a maggio tutte le componenti del mondo del rugby regionale.

Qualcuno penserà che sono tante belle parole, ma per quel che riguarda il mio lavoro da dirigente, ho sempre provato a fare, oltre che a dire.

Spero che queste poche idee siano di dotazione, oltre che nei miei intenti, anche in quelli di chi farà parte operativamente del nuovo comitato.

Grazie a tutti per la gentile attenzione.

Fabio Di Giovannantonio