VALTELLINA – MONZA 20-0 (vittoria a tavolino sub judice per numero minimo giocatrici in campo)

VALTELLINA – LECCO 10-15 (2 m. Piuselli)

VALTELLINA – VARESE 30-5 (3 m. Piuselli, 1 m. Pola, Pedranzini e Prevostini)

VALTELLINA – LIVIGNO 20-0 (vittoria a tavolino sub judice per numero minimo giocatrici in campo)

VALTELLINA: Barbara Pola, Yolanda Cedeno, Debora Carnini, Monica Cinti, Giulia Cossi, Caterina Gianoli, Lucrezia Manzolini, Michela Marcolli, Marta Muscetti, Luisa Rossatti, Daniela Pini, Marilena Pini, Chiara Pedranzini, Natalie Piuselli, Rachele Prevostini, Yamila Simonelli, Chiara Zubiani.

Allenatori: Ivan Dal Pozzo e Davide Pozzi

Note: Giornata in chiaroscuro per il Ladies Team, impegnato al gran completo nell’8^ giornata di Coppa Italia di Rugby a 7 sul campo di Lecco. Le ragazze valtellinesi oltre all’interpretazione discutibile del regolamento da parte degli arbitri, hanno dovuto anche registrare un serio infortunio ad una delle loro compagne, costretta ad abbandonare anzitempo il terreno di gioco per una frattura alla clavicola.

La prima gara vedeva di fronte Monza e Valtellina, le prime della classe contro la rivelazione del torneo. Le brianzole, salite a Lecco con solo sette giocatrici, iniziavano subito con l’acceleratore premuto mettendo in mostra un gioco veloce e di ottima fattura che obbligava la difesa sondalina agli straordinari. Dopo aver acquisto il vantaggio a metà del primo tempo Il Monza andava a caccia della seconda marcatura ma Manzolini e compagne respingevano ogni assalto e riuscivano anche ad imbastire pericolose azioni di attacco che portavano al pareggio poco prima dell’intervallo. Sull’azione successiva un ragazza del Monza subiva un placcaggio regolare ma molto deciso e rimaneva a terra. Subito soccorsa dai sanitari si rialzava ma non era più in grado di riprendere la gara. Dopo vari conciliaboli e discussioni sul da farsi, visto che il Monza non aveva riserve, l’arbitro decretava la fine del match assegnando la vittoria a tavolino alle valtellinesi. Le discussioni non finivano lì ma continuavano perché la dirigente del Monza aveva a sua volta un’altra versione del regolamento. Il giovane arbitro, preso nel mezzo, chiedeva lumi per telefono ai suoi superiori in Comitato e ne sortiva una soluzione pilatesca che non piaceva a nessuno: punteggio della gara 5-5, anche se non terminata, poi deciderà il giudice sportivo in sede di omologazione. Con queste premesse e con gli animi ancora surriscaldati c’era da affrontare il secondo avversario temibile della giornata, il Lecco. Partita vibrante come quindici giorni fa, con il Lecco in vantaggio poi rimontato 2-1 ed infine vincitore per 3 mete a 2. Sicuramente nella rimonta del Lecco ha influito e molto la sopra citata uscita dal campo per infortunio di Deborah Carnini. Nel frattempo il torneo continuava nell’incertezza sulla validità dei risultati conseguiti dal Monza che inanellava una serie di successi contro squadre demotivate perché tutte le gare delle brianzole a quel punto erano sub judice. Le Valtellinesi si riprendevano da tutto questo frastuono regolando per 6 mete a 1 il Varese. Poi era la volta del Livigno, ma anche le livignasche nel frattempo rimanevano in 6 per un lieve infortunio di una loro compagna proprio nella gara con il Monza e così il derby non si è potuto disputare. Morale della favola: solo un gran caos e classifica da definire, di sicuro uno sconfitto c’è: lo spirito del rugby.

Prossimo appuntamento: domenica 27 aprile 2014: 9^ giornata Coppa Italia a Sondalo h. 11.00.